Diciamo subito che gli Oscar non sono il meglio del cinema mondiale. Sono solo un riconoscimento che gli americani danno al cinema che parla soprattutto inglese, quindi proveniente da Regno Unito e Stati Uniti. Per tutti gli altri esiste al massimo la statuetta come “miglior film straniero“. Per questo, exploit come “La vita è bella“, più di dieci anni fa, fanno ancora più piacere. Ed è per questo che, se si attuassero certe voci di queste settimane, si confermerebbe il buon momento del cinema italiano, nonostante la settima arte in Italia sia proprio malconsiderata, dallo Stato ma anche dagli addetti ai lavori (produttori, registi e sceneggiatori che considerano giovani autori persone di 40 anni).
Ma andiamo con ordine. Il 25 gennaio escono le nomination per gli Oscar. L’Italia sarà presente? Il film italiano che gareggia per entrare nella cinquina del Miglior film straniero (ogni nazione può presentare un solo titolo) è La prima cosa bella. Per carità, un gran bel film, ma ha il respiro internazionale che si richiede per questa sezione? Ho forti dubbi. Ma le notizie più confortanti arrivano da altri due film nostrani.
Io sono l’amore di Luca Guadagnino (lo stesso regista del tremendo e inguardabile Melissa P.) è stato inserito più volte nei migliori film del 2010 da diversi personaggi americani: Quentin Tarantino l’ha messo persino al quarto posto della sua Top Ten. Complice anche il fatto che la protagonista sia la bravissima Tilda Switon.
L’altra novità riguarda Vincere di Marco Bellocchio. L’interpretazione di Giovanna Mezzogiorno ha fruttato al film il premio come miglior attrice assegnato dai critici statunitensi, battendo persino Annette Benning, tra le favorite per la corsa alla statuetta. Critici che non hanno premiato, ma avrebbero molto apprezzato, anche l’interpretazione di Filippo Timi nello stesso film, oltre alla regia di Bellocchio.
Vincere è il film su Mussolini e l’amante Ida Dasler, duro e molto reale. Film che lo scorso anno non è stato candidato come miglior film straniero perchè la commissione italiana scelse Baària (che poi non venne candidato nella cinquina ufficiale). Il film è stato poi distribuito nei circuiti normali, come anche Io sono l’amore. Con il passaparola e il con il grande consenso dei critici entrambi i film hanno incassato notevolmente e ottenuto numerosi premi e risultati. Potrebbe esserci quindi un nuovo “La vita è bella” alla prossima notte degli Oscar? Lo sapremo solo il 25 gennaio…