Alieni questi conosciuti. Da sempre guardo i film di fantascienza. Non penso di potermi definire un tuttologo del genere, ma sicuramente come tanti della mia età che al posto di fare i compiti delle elementari, a casa da soli, ci si guardava i vecchi film in bianco e nero, posso dire di essermi spesso fatto travolgere da mondi distrutti e incontri con mostriciattoli di tutti i tipi.
Detto questo, ecco una classifica molto personale di questi “incontri ravvicinati”:
- E.T. di Steven Spielberg. Impossibile non metterlo al primo posto, il film che mi ha aperto le porte al cinema: con le prime emozioni, le prime lacrime, le prime magie del grande schermo, le prime riflessioni sulla diversità. Una favola sincera.
- Alien di Ridley Scott. Il terrore allo stato puro. Ancora oggi capace di far saltare sulla sedia. Quasi un horror per un capolavoro del genere. Da panico.
- Assalto alla terra di Gordon Douglas. Un bianco e nero spettacolarmente reale per un’invasione da manuale. Suggestivo.
- Visitors. Serie tv degli anni ’80 che proprio in questi giorni viene riproposto un (utile?) rifacimento. I lucertoloni che si presentano come amici, con tanto di umani rivoluzionari, sono da incubo con la loro voce metallica. Inquietante.
- Mars Attack. L’ironia di Tim Burton, stranamente coloratissima, per un film che prende in giro tutti i luoghi comuni del perbenismo americano. Con momenti di esilarante cattiveria.
- Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg. Lo so ancora Spielberg, ma ha segnato la rinascita del genere con un’opera sicuramente non commerciale, ma molto suggestiva e “ipnotica”.
- X-Files. Impossibile non citare la serie tv degli anni ’90. Non i due mediocri film per il cinema. La serie tv è un tuffo nei turbamenti dell’ignoto. The true is there.
- Guerre stellari di Geroge Lucas e Balle spaziali di Mel Brooks. L’uno opposto all’altro, ma con una sostanziale verità: i tempi cambiano ma la guerra è il motore dei mondi.
- La guerra dei mondi di Byron Askin. Quello del 1953, non del 2005 di Spielberg (in confronto noioso). Una delle prime invasioni aliene a colori. Terrorizzo gli spettatori al cinema, ma ancor prima alla radio grazie a quel genio di Orson Wells.
- District 9 di Neill Blomkamp. Quasi un b-movie il più recente di quelli citati. Forse l’unico che nell’ultimo periodo sia riuscito a raccontare anche la realtà attraverso la paura del diverso, in un Sudafrica prima dominato dalla segregazione razziale. Reale.
Sicuramente ci sarà qualche altro film (tanti) che non è stato citato e che invece viene considerato un capolavoro del cinema. Date anche la vostra opione!