Stasera in tv – 8 febbraio

locandina-il-vento-che-accarezza-l-erbaUna serata ricca di appuntamenti quella di martedì 8 febbraio sulle tv free del digitale terrestre. Tra film e serie tv, grandi visioni per tutti i gusti.

“VECCHI” CANALI DEL DIGITALE TERRESTRE
Lasciamo pure stare la serie tv italiana La narcotici (Rai1, ore 21.10) che di fronte al resto degli appuntamenti sfigura. Ed anche La fidanzata di papà (Canale5, ore 21.10), film con Massimo Boldi dopo la separazione dai cinepanettoni di Natale con Christian De Sica. Tra i protagonisti anche una inutile Simona Ventura e delle situazioni che non fanno nemmeno ridere.
Da puntare tutto, invece, su altri appuntamenti di ben altro calibro, come Braveheart (Rete4, ore 21.10) con Mel Gibson vincitore di cinque premi Oscar che racconta la liberazione della Scozia dall’inghilterra. Un grande film epico che la Lega Nord non può (non deve) usare da manifesto (il suo giusto manifesto è il recente Barbarossa di Martinelli).
Altro grande cinema, spiazzante all’epoca dell’uscita nel 2000, è Il favoloso mondo di Amelie (La7, ore 21.10). Storia “visiva” di una giovane francese alla ricerca dell’amore, con un punto di vista tutto particolare nei confronti del mondo. Colorato e divertente. Meno interessante ma abbastanza intrigante è Shall we dance (Rai2, ore 21.10) con Jennifer Lopez e Richard Gere, rifacimento hollywoodiano di un film coreano che racconta di un amore impossibile, consumato a ritmo di ballo.
Per chi cerca programmi di attualità con risvolto cinematografico nel racconto ci sono anche Mistero (Italia1, ore 21.10) con racconti da incubo, anche piuttosto artificiosi, e Ballarò (Rai3, ore 21.10) talk show dove l’attualità viene spesso letta in maniera narrativa.

NUOVI CANALI DEL DIGITALE TERRESTRE
Su tutti, da non perdere, un film dove protagonista è ancora la lotta per la libertà. Si tratta del grande Il vento che accarezza l’erba (Rai5, ore 21), pellicola storica di Ken Loach, dura e avvincente che racconta di quanto nel 1919 gli irlandesi formarono un esercito di guerriglia contro gli inglesi. Immancabile militanza per la libertà.
Per gli amanti del cinema storico, altra interessante  opera di James Foley, Un giorno da ricordare (Iris, 21), con il sempre grande Al Pacino, strano rapporto tra un nonno e un bambino sulla visione della vita.

VISIONI NOTTURNE
Ancora più interessante, come al solito, il panorama notturno. Rai2 (ore 2.00) propone la fatica di Abel Ferrara, New Rose Hotel, film controverso con una conturbante Asia Argento: un noir cupo e non scontato con una perfetta femma fatale. Di no facile visione. Mentre Rai Premium (ore 22.50) propone il solito e bravo Ispettore Coliandro (ore 22.50), fiction italiana investigativa dei Manetti Bros, bella e a volte surreale.
Su Rete4 (ore 0.45) si sta più leggeri con l’opera prima di antonio Albanese, Uomo d’acqua dolce, sorta di Charlot che perde la memoria, quasi un cinema d’autore dei vecchi tempi. A Seguire, sempre su Rete4 (ore 2.50) c’è L’assedio di Bernardo Bertolucci, grande storia d’amore interculturale, toccante e impossibile, realizzata in tempi non sospetti, quando il tema non era ancora abusato dal cinema. E naturalmente il tocco del regista di Ultimo tango a Parigi.
Altro appuntamento da storia del cinema su Italia1 (ore 24.00) con Jackie Brown considerata un’opera minore di Quentin Tarantino, ma invece da rivalutare come un vero capolavoro, dove regna la destrutturazione narrativa e la realizzazione di una truffa narrata da più punti di vista, cinefilo e impeccabile. Su RaiMovie (ore 23.05) per chi non lo avesse mai visto, c’è un film che più attuale non si può: Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri e con un grande Gian Maria Volontè, storia di un commissario di polizia che commette un omicidio e investiga su se stesso, prima depistando le indagini poi cercando di farsi scoprire. Impeccabile, uno dei pochi film italiani ad aver vinto l’Oscar per la sceneggiatura.

Stasera in Tv – 6 febbraio

DEXTER (Season 2)Riprende, dopo la pausa del fine settimana, la quotidiana selezione personale di quello che offre la tv. Per la serata di lunedì 6 febbraio non ci sono molte chicche, ma qualcosa di buono si riesce a trovare, tra cinema e qualche serie tv.

“VECCHI” CANALI DEL DIGITALE TERRESTRE
Cominciamo con le serie tv: Rai1 (ore 21.10) continua a proporre la serie La Narcotici, diretta dal bravo Michele Soavi (che in passato si è distinto per horror al cinema e altre serie tv di azione): niente di nuovo in questa fiction, ma nel panorama della produzione italiana è leggermente sopra la già scarsa media. Italia1 (0re 21.10) contrattacca con la sesta stagione di CSI New York, sempre affascinante nelle investigazioni della scientifica (e qui, a essere cattivi, si vede proprio la differenza con la patinata serie tv italiana…).
Passando ai film, purtroppo non c’è niente di particolare: Rai2 (ore 21.10) propone Il trasformista, con la regia di Luca Barbareschi pre-politico che cerca di dare un senso idealista alla politica, ma con scarsi risultati. Meglio puntare sulla finzione pura di True Lies (Rete4, ore 21.10), film-giocattolo di James Cameron che racconta la storia di una spia che si divide tra fare lavoro di ufficio per finzione e salvare il mondo all’insaputa della moglie, ironico e divertente.

NUOVI CANALI DEL DIGITALE
Sicuramente per chi vuole sperimentare e vedere cosa stanno facendo gli Stati uniti nelle serie tv thriller, l’esempio perfetto è Dexter (Cielo, ore 21), storia di un patologo legale dalla doppia vita: di giorno seziona cadaveri, di notte è un serial killer. Inquietante, cattivo, scorretto. Perfetto per rompere gli schemi. Iris (ore 21) risponde con una serie tv tutta italiana, la migliore degli ultimi anni, naturalmente prodotta da Sky: Romanzo criminale – La serie, giunta quasi alla fine della prima stagione, ma si può provare a guardarla lo stesso (sempre, a essere cattivi, per vedere la differenza con La narcotici…).
La5 (ore 21) propone invece le prime puntate dell’inedita Pushing Daines: oltreoceano ha trovato diversi fan grazie alla storia del protagonista capace di risvegliare i morti con un tocco, ma solo per un minuto. Forse mescola un po’ troppi generi e l’idea a lungo andare stanca, ma è comunque interessante.

VISIONI NOTTURNE
Per i film, decisamente più curioso l’orario notturno. Rete4 (ore 0.20) propone Driven di Renny Harlin, azione pura ambienta nel mondo delle corse con un Sylvester Stallone d’annata. Per i veri amanti dell’azione scoppiettante stil anni ’80, senza troppi contenuti. Rai 1 (ore 3.00) programma Pianeta Rosso, fantascienza abbastanza inutile con un sempre uguale Val Kilmer che deve salvare il mondo con la coltivazione delle alghe su Marte. Dignitoso, si lascia guardare, ma abbastanza dimenticabile.
Decisamente di altro peso, e d’autore, la proposta di RaiMovie con La pianista (ore 0.10) di Michael Haneke, storia controversa di una maestra di piano e il suo allievo. Silenzioso, agghiacciante e crudo in una rappresentazione del rapporto umano in bilico tra amore e opportunismo. Dello stesso livello, ma di bel altro genere cinematografico il bel A distanza ravvicinata (Rai4, ore 0.05), thriller degli anni ’80 diretto dal bravo James Foley, vero maestro del genere negli ultimi anni: con Sean Penn, il film racconta di un difficile rapporto tra padre e figlio per la conquista di un posto d’onore nella malavita. Grande confronto e tensione.

Stasera in Tv – 4 febbraio

filmotheothers_l19Continuiamo con questa sorta di rubrica sperimentale, una selezione personale del meglio in tv, tra film e serie tv, nella serata di venerdì 4 febbraio: non molti i film, ma qualche “chicca” per passare la serata c’è.

“VECCHI” CANALI DIGITALE TERRESTRE
In prima serata solo la solita Rete4 (ore 21.10) propone un vecchio film di Francis Ford Coppola del 1997 L’uomo della pioggia, un legal thriller agghiacciante con uno spettacolare Matt Damon (prima di diventare Mr.Bourne). Viene considerato un film minore del regista di Apocalypse Now, ma è tutto da riscoprire. Tratto dal solito Grisham, un film impeccabile.
Per chi vuole scoprire una interessante serie tv, su Rai2 (ore 21.10) c’è la quarta stagione di Criminal Minds, triplo episodio delle gesta di una squadra speciale dell’Fbi che indaga sugli omicidi tracciando il profilo criminale del serial killer di turno. Decisamente interessante e crudo, non consolatorio. Su Italia1 (ore 21.10) serata medica con i nuovi episodi del Dr.House che alla settima stagione ha perso un po’ di smalto e cattiveria, incentrando troppo i casi di puntata sulla vita personale dei dottori. Sempre bello, ma a lungo andare stanca. A seguire, sempre su Italia 1 (ore 22.00) la sesta stagione di Gray’s Anatomy, anche questa sempre più telenovela, ma comunque interesante e spiazzante. Per chi preferisce la fiction italiana un po’ sperimentale rispetto ad altre (ma solo perchè a basso budget) c’è La nuova Squadra (Rai3, ore 21).

NUOVI CANALI DEL DIGITALE
Decisamente più interessante e da non perdere 1408 (RaiMovie, ore 21.00), horror tra i più belli e inquietanti degli ultimi anni: un padre che ha perso la figlia è specializzato nello smascherare eventi soprannaturali, ma quando si trova di fronte proprio la figlia, tutte le certezze crollano. Naturalmente da Stephen King.
Per gli amanti del cinema d’autore da non perdere Rachel sta per sposarsi (Cielo, ore 21.00) di Jonathan Demme (sì, lo stesso del Silenzio degli innocenti). Si tratta di un film tragico, un melodramma, che punta sulla storia di una ragazza, una bravissima Anne Hathaway, erosa dai sensi di colpa per la morte del fratellino, accaduta anni prima, e che deve affrontare la famiglia al matrimonio della sorella.
Per trovare qualche brivido ancora c’è anche Mimic, film del 1997 di Gugliermo del Toro (lo stesso del poi pluripremiato Il labirinto del fauno), classico horror di genere, con sobbalzi sulla poltrona, sorprese e schifezze, grazie alla presenza di scarafaggi giganti che invadono la città.

VISIONI NOTTURNE
Molto interessante la presenza ancora di un altro horror d’autore che nel 2001 ha fatto decisamente discutere: The Others, con una bella Nicole Kidman che si ritrova a non poter far vedere la luce del sole ai propri figli, costretta a rimanere chiusa in un villa con loro con degli inquietanti domestici. La paura è assicurata.
Venerdì sera è tempo anche del cinema più storico grazie a Fuori Orario su Rai3 (ore 1.55) che presenta un grande film come Un uomo tranquillo (1952) di John Ford e con un John Wayne a fine carriera. L’attore interpreta un ex pugile che ritorna nella sua terra in Irlanda ed è costretto a proteggerla molto fisicamente, con risate d’annata assicurate.

Stasera in tv – 3 febbraio

47166Una serata di grandi appuntamenti quella di giovedì 3 febbraio sulle reti “free” dei canali del digitale terrestre. Ecco la selezione personale di quello tra cui poter scegliere.

“VECCHI” CANALI DIGITALI TERRESTRE
Lasciamo pure stare la solita fiction Rai Rossella (ore 21.10) con la solita Gabriella Pession, e puntiamo tutto su grandi appuntamenti. Il primo è Il bambino con il pigiama a righe (Canale5 ore 21.10), inquietante sguardo dell’olocausto con gli occhi di un bambino, film del 2008 molto duro e non consolatorio. Per chi preverisce, invece, una serata con un tuffo nella vecchia comicità italiana, ecco  …Altrimenti ci arrabbiamo (Rete4, ore 21.10) con Terence Hill e Bud Spencer, film del 1974 tra improbabili scazzottate e ironia che oggi i film comici si sognano.
Se preferite una serata con un singolare e ben fatta serie tv investigativa, ecco servita Medium (Rai3 ore 21.10), arrivata alla sesta stagione con una cicciottina e simpatica Patricia Arquette che interpreta una medium che risolve casi della polizia con l’aiuto dei morti che le compaiono in sogno, tra ironia e suspance.
Per chi non vuole uno svago cinematografico e cerca l’attualità politica italiana, ultimamente vera lezione di fiction, ecco servito il talkshow Annozero (Rai2, ore 21.10).

NUOVI CANALI DEL DIGITALE
Il divertimento è assicurato con Hancock (Cielo, ore 21.10), singolare rilettura  dei supereroi del 2009 con un bravo Will Smith, simpatico e non scontato, e una bella Charlize Theron. Altro appuntamento di sicuro impatto emotivo è La promessa (Iris, ore 21.10), seconda regia di Sean Penn (prima di Into The Wild) con Jack Nicholson, un thriller psicologico fuori dagli schemi e con un finale destabilizzante (fedele all’altrettanto spiazzante romanzo di Durematt).
Outsider della serata un wester anni ’80, Young Guns Giovani pistole (Rai movie, ore 21.10), simpatica e giovane trasposizione delle avventure di Billy the kid.
Non dimentichiamo questa volta, come accaduto l’altro giorno e giustamente segnalato da Franz, L’ispettore Coliandro (Rai Premium, ore 21.10), l’unica fiction italiana degna di nota, scorretta e che non ha paura di rivolgersi a un target non standardizzato. Con un ispettore protagonista imbranato e buono, interpretato da Stefano Morelli e diretto dai Manetti Bros, senza dimenticare l’autore dei romanzi da cui sono tratte le storie, Carlo Lucarelli. Giunto, non senza difficoltà produttive da parte della Rai, alla terza stagione.

VISIONI NOTTURNE
Ricca l’offerta notturna di stasera. A partire da L’uomo che non c’era (Iris, ore 23.20), film dei fratelli Coen da manuale, in bianco e nero, agghiacciante per la trasposizione di un omicidio perfetto. Altra visione agghiacciante è Dogville di Lars Von Trier (Rete4, ore 2.05) con una impagabile Nicole Kidman: pellicola sperimentale dove non esiste scenografia, ma la cui crudezza del racconto fa venire la pelle d’oca grazie a una oltremodo drammatica lettura della realtà.
Da non perdere, per chi soffre di insonnia o torna tardi dal lavoro, il capolavoro di Neil Jordan, La moglie del soldato (Rai Movie, ore 0.55), tra terrorismo e scoperta della propria natura (i primi venti minuti sono incredibili!).  E sempre su Rai Movie, per chi vuole osare di più, L’insostenibile leggerezza dell’essere (ore 2.45), film scandalo della fine degli anni ’80 con Daniel Day Lewis, tratto dall’omonimo romanzo.

Stasera in Tv – 2 febbraio

ildivoProsegue la panoramica personale e ragionata su quello che c’è in tv nella serata del 2 febbraio, tra film, serie tv e tutto quanto può essere cinema e narrazione. Una serata ricca di appuntamenti col grande cinema nei canali free.

“VECCHI” CANALI DIGITALE TERRESTRE
Rai1 punta in alto trasmettendo The Millionare di Danny Boyle (ore 21.10), film premiato con ben otto premi Oscar nel 2009. Dal regista di film che hanno segnato la storia del cinema (Trainspotting e 28 giorni dopo), un altro capolavoro, crudo e avvincente. Rai2 è ormai specializzato in serie tv soprattutto americane e stasera propone Senza Traccia (ore 21.05), doppio episodio dedicato alla ricerca delle persone scomparse. Non la miglior serie del genere, ma ha il proprio seguito. Più interessante come serie tv la proposta di Itlaia 1 (ore 21.10) con The Vampire diares, dedicato a un pubblico più giovane e che segue la moda dei vampiri al cinema e in tv.
Reter 4 conferma la propria vocazione di ritorno in prima serata con il cinema, presentando (ore 21.10) l’opera forse meno interessante dei fratelli Coen, Prima ti sposo poi ti rovino. Fa parte della “trilogia dell’idiota” e cerca di bissare il successo di Fratello dove sei. Comunque interessante e migliore di molte altre commedie.
Da non perdere su La7 (ore 21.10) il film che ha fatto conoscere Paolo Sorrentino anche negli Stati Uniti: Il Divo. Ritratto di Giulio Andreotti non scontato e che rilegge con coraggio gli ultimi decenni della storia italiana. Film difficile e interessante.

NUOVI CANALI DIGITALI
Su RaiMovie (ore 21) arriva il film itlaiano Il giorno più bello, film scacciapensieri italiano con una bella Violante Placido e dedicato alle crisi prematrimoniali. Non male, anche se per chi conosce il genere, cerca di imitare non benissimo le più riuscite commedie americane di questo tipo.
Su Iris (ore 21.05) un Woody Allen in tono minore con Scoop, commedia di rincorsa con una inrteressante (ma meno brava che in Macht Point) Scarlet Johansonn.

VISIONI NOTTURNE
Per i nottambuli da segnalare sul solito Rai Movie (ore 4.35) Buongiorno Notte di Marco Bellocchio sul caso Moro. Sui Rai 4 (ore 22.40) come serie tv da segnalare la seconda stagione di Mad Man, definita su più fronti la miglior serie degli ultimi 10 anni e ambientata nell’america degli anni ’50.

Stasera in TV

220px-history_of_violenceUna selezione ragionata e personale sui film o sulle serie tv, o tutto quanto possa essere cinema (spesso anche i reality e i talk show), nella serata di martedì 1 febbraio, dalle 21 in poi. Una sorta di rubrica non giornaliera che comparirà a spot in questo blog (per ora…)

“VECCHI” CANALI DIGITALE TERRESTRE
Un ampia gamma tra cui scegliere: Il Cosmo sul comò (Canale 5, ore 21) non è il miglior film di Aldo Giovanni e Giacomo e stanca dopo i primi sketch, ma ci può rifare con l’avvincente thriller del ’97 Il collezionista (Rete 4, ore 21.10) con Morgan Freeman e una brava Ashley Judd, oppure con un grande Bertolucci che firma nel 1993, all’apice del successo internazionale Il piccolo Buddha (La7, ore 21.10), riflessione religiosa come pretesto per diffondere un messaggio di pace.

NUOVI CANALI DIGITALE
Più interessante l’offerta sui nuovi canali del digitale. Su Rai4 (ore 21.10) Il 13esimo guerriero, azione pura in ambientazione storica con Antonio Banderas. Da non perdere su Rai 5 (ore 21.10) il miglior film di David Cronenberg, A history of violence, con un grande Viggo Mortensen, con una scena iniziale da manuale, inizio di una sorta di trilogia sulla violenza firmata dal grande regista. Da poter trascurare L’amore ai tempi del colera (Rai Movie, ore 21) che non rende per niente giustizia all’omonimo libro.
Su Iris (ore 21.05) altro capolavoro che non si potrebbe perdere: L’avvocato del diavolo con un grande Al Pacino, un solito messianico Keanu Reevs e una bellissima Charlize Theron. Storia di un giovane avvocato traviato dal diavolo in persona.

VISIONI NOTTURNE
Immancabile, per chi regge, Pulp Fiction di Quentin Tarantino, su Rete 4 a mezzanotte. È il film che ha letteralmente rivoluzionato il cinema da metà degli anni ’90. Da allora solo poche imitazioni hanno tentato lo stesso colpo, ma ancora visivamente e narrativamente insuperabile.
Per stare più leggeri e per chi soffre di insonnia su Rai3 alle 2.55 East is East, simpatica commedia multiculturale realizzata quando ancora il tema non era stra-abusato, divertente e ironico, precursore di oltre 10 anni della serie tv Kebab for breakfast.

Oscar, Italia a bocca asciutta

oscar-2011-pronostici-nomination1Peccato, nessuna sorpresa per l’Italia alla notte degli Oscar. Vincere di Bellocchio non è stato ammesso perchè trasmesso contemporaneamente in sala cinematografica e on-demand, La prima cosa bella di Virzì non è entrato nella cinquina di miglior film straniero. L’ultima speranza era per Io sono l’amore di Luca Guadagnino, per molti critici e registi americani uno dei migliori film dell’anno. Ci si consola con una nomination ai costumi proprio per il film di Guadagnino.
Risultato: tutto secondo le aspettative con una autocelebrazione del cinema in lingua inglese. Per carità, nessuna critica, spesso le opere da Oscar sono molto interessanti e la macchina del cinema Usa è spesso contraddittoria, fatta di molta promozione.
Sul versante italiano diciamo che si tratta di un’altra conferma di come il nostro cinema sia considerato all’estero, ovvero quasi inesistente. Mentre in Italia la fanno da padrone le commedie con incassi stratosferici (tra l’altro tutte interpretate da comici televisivi come Zalone, Albanese, Aldo Giovanni e Giacomo), all’estero il cinema italiano non viene quasi più preso in considerazione, a parte rari casi. Sembra che, a parte i già citati Bellocchio e Guadagnino, non si sappia raccontare storie internazionali. Su Virzì avevo già espresso forti dubbi: un bel film, ma non dal respiro internazionale.
Tornando agli Oscar, come detto, tutto da programma: 12 nomination al Discorso del re, appena uscito in Italia. 10 alla nuova opera dei Fratelli Coen, Il Grinta. 8 a Inception di Christopher Nolan e The Social Network di David Fincher. Pare proprio che sarà quest’ultimo a farla da padrone. Appuntamento ora la notte del 27 febbraio.

Scorsese e la mafia, un binomio sempre vincente

boardwalk_empire_titoliScorsese è sempre Scorsese. È vero, ho un debole per la sua cinematografia. Ed è anche vero che ormai le innovazioni visive e narrative passano dalle serie tv. Ma vedere Boardwalk Empire, il serial ambientato negli Stati Uniti al tempo del proibizionismo, sembra di tornare ai tempi, alla vitalità, alla cattiveria, di Quei bravi ragazzi e Casinò.
Martin Scorsese non è solo un narratore di mafia, è uno dei pochissimi autori americani nell’ambito del cinema (insieme a Paul Thomas Anderson, Terrence Malick, Clint Eastwood e Michael Mann). Tutta la serie è prodotta da Scorsese insieme a Mark Whalberg, l’attore che era già stato diretto dal regista americano nello splendido The Departed. Inoltre, il massimo lo si raggiunge nel primo episodio, dove Scorsese si mette pure dietro la macchina da presa: carrelli, movimenti, personaggi, il tutto in poco più di un’ora, con luci ed ombre dei protagonisti che emergono lentamente. Soprattutto ombre, perchè seppur in un’apparente innocenza (le donne), tutti i protagonisti di questo racconto hanno fortissimi lati oscuri, desideri che non si possono definire certo “di buoni cristiani”.

Come lo stesso regista definisce nel libro “Il bello del mio mestiere”, si sente affascinato dal quel lato del mondo non edulcorato. Emerge in tutti i suoi film, da Taxi Driver fino a The Aviator (forse il meno riuscito, ma comunque interessante). Emerge alla grande in questa serie tv. È vero che già la seconda puntata, non sua la regia, non ha il tenore della prima, ma stiamo comunque parlando di altissimi livelli: il momento dell’interrogatorio del poliziotto sul lettino di un dentista (ep.2) è da manuale.
Scorsese nonostante molti dicano che è passato, a 69 anni è più presente che mai. Lo ha dimostrato al cinema con Shutter Island (per niente banale!) e lo ha dimostrato in tv con Boardwalk Empire. Da non dimenticare i protagonisti: Steve Buscemi sprizza ironia e compostezza come mai fino ad ora, mentre il sempre antipatico Michael Pitt (il protagonista di The Dreamers di Bertolucci) è insopportabile anche qui, ma almeno fa parte del personaggio. Nel complesso, una serie da non perdere.

L’aldilà di Eastwood non è un altro mondo

hereafter_xlgL’aldilà secondo Clint Eastwood. È questo Hereafter, niente di più. Nessuna presa di posizione religiosa, nessuna imposizione concettuale, ma solo l’analisi della morte tra i vivi, della vita tra i morti. Mesi fa avevo letto che sarebbe stato un thriller-horror e pensando a film di Eastwood come Debito di Sangue sono rimasto affascinato all’idea, pensando a un nuovo Seven.
Man mano che passavano i mesi e arrivavano notizie sul film, mi sono aspettato qualcosa di diverso: non un film con una semplice storia, ma un racconto senza risposte. E così è stato, alla fine Eastwood dice di prenderla con più leggerezza, la morte, ma è il primo ad averne timore e rispetto allo stesso tempo.
Hereafter a molti fa paura, non nella rappresentazione, ma per viene rifiutato per il contenuto, giudicato semplicistico. Chi lo giudica banale, forse non considera che Eastwood è ormai un artista e come tutti gli artisti le opere vanno contestualizzate in un percorso.  Personalmente preferisco pensare a questo film come un approfondimento di Milion Dollar Baby e Gran Torino, dove la morte è il tema principale. Come Invictus lo è stato per Changeling, dove il tema stava del rapporto tra generazioni.
Storie diverse che hanno a che fare con la realtà. Con temi forti. Che fanno discutere. Nessuna delusione, quindi, in Hereafter, ma uno sforzo per capire una visione della morte che vada al di là del paranormale. Anzì, che rimane tra noi.

Italiani all’Oscar? Le sorprese sono dietro l’angolo…

mezzogiorno1Diciamo subito che gli Oscar non sono il meglio del cinema mondiale. Sono solo un riconoscimento che gli americani danno al cinema che parla soprattutto inglese, quindi proveniente da Regno Unito e Stati Uniti. Per tutti gli altri esiste al massimo la statuetta come “miglior film straniero“. Per questo, exploit come “La vita è bella“, più di dieci anni fa, fanno ancora più piacere. Ed è per questo che, se si attuassero certe voci di queste settimane, si confermerebbe il buon momento del cinema italiano, nonostante la settima arte in Italia sia proprio malconsiderata, dallo Stato ma anche dagli addetti ai lavori (produttori, registi e sceneggiatori che considerano giovani autori persone di 40 anni).

Ma andiamo con ordine. Il 25 gennaio escono le nomination per gli Oscar. L’Italia sarà presente? Il film italiano che gareggia per entrare nella cinquina del Miglior film straniero (ogni nazione può presentare un solo titolo) è La prima cosa bella. Per carità, un gran bel film, ma ha il respiro internazionale che si richiede per questa sezione? Ho forti dubbi. Ma le notizie più confortanti arrivano da altri due film nostrani.

Io sono l’amore di Luca Guadagnino (lo stesso regista del tremendo e inguardabile Melissa P.) è stato inserito più volte nei migliori film del 2010 da diversi personaggi americani: Quentin Tarantino l’ha messo persino al quarto posto della sua Top Ten. Complice anche il fatto che la protagonista sia la bravissima Tilda Switon.
L’altra novità riguarda Vincere di Marco Bellocchio. L’interpretazione di Giovanna Mezzogiorno ha fruttato al film il premio come miglior attrice assegnato dai critici statunitensi, battendo persino Annette Benning, tra le favorite per la corsa alla statuetta. Critici che non hanno premiato, ma avrebbero molto apprezzato, anche l’interpretazione di Filippo Timi nello stesso film, oltre alla regia di Bellocchio.
Vincere è il film su Mussolini e l’amante Ida Dasler, duro e molto reale. Film che lo scorso anno non è stato candidato come miglior film straniero perchè la commissione italiana scelse Baària (che poi non venne candidato nella cinquina ufficiale). Il film è stato poi distribuito nei circuiti normali, come anche Io sono l’amore. Con il passaparola e il  con il grande consenso dei critici entrambi i film hanno incassato notevolmente e ottenuto numerosi premi e risultati. Potrebbe esserci quindi un nuovo “La vita è bella” alla prossima notte degli Oscar? Lo sapremo solo il 25 gennaio…