Il termine startup sta entrando sempre più di frequente nelle conversazioni degli italiani e la cultura, ma soprattutto il business, di creare aziende giovani e dinamiche sta diventando un trend anche in Italia. Andrea Pili, imprenditore italiano che saltella tra Cagliari e San Francisco, ci racconta se ne vale veramente la pena. – ventuno
di Andrea Pili
Il concetto di Startup fa parte maggiormente della cultura Americana, soprattutto della California, e nello specifico della Bay Area di San Francisco. All’interno della Bay Area si trova la Silicon Valley, vero cuore pulsante dell’economia Hi-tech mondiale.
Negli ultimi anni il termine Startup è stato ripreso anche in Italia, con il concetto di Azienda giovane, appena nata e magari fondata da giovani imprenditori.
Ma c’e’ una piccola differenza: nella Silicon Valley le Startup vengono create con l’unico scopo di avere successo. In California questo cosiddetto successo significa riuscire arrivare ad una Exit, cioè riuscire a vendere o rendere la propria azienda una Public Company, regolarmente quotata in borsa. In Italia invece, le aziende vengono create e poi mantenute per anni, magari di generazione in generazione. Solo da questa base si evince una grande differenza di mentalità.
Ed è proprio questa mentalità dinamica, alla base dello sviluppo dell’economia della Startup della Silicon Valley, che grazie all’insieme di differenti fattori, culturali, ambientali, finanziari, normativi, fa sì che la Silicon Valley sia un posto unico e non replicabile. E lo sarà per sempre. D’altronde qui è cosi’ dagli anni 50 e nessun altra parte del mondo è riuscita a replicare questo ecosistema. Gli stessi Americani ci hanno provato all’interno dello stesso territorio, ma con scarsi risultati.
[è giusto precisare che negli USA si sono sì creati vivai di startup in molte città, anche con successo, ma in nessuna di queste si è mai diffusa veramente la mentalità “startup come stile di vita” che sembra invece dominare in California, n.d.e.]
Cerchiamo di fare un piccolo ragionamento sulla situazione Italiana. I giovani, soprattutto gli studenti universitari, ancora non hanno le idee chiare su cosa fare da grandi. Nella Silicon Valley invece c’e’ la paura che prima di laurearsi, gli studenti vengano assorbiti dal vortice della silicon valley e creino una loro startup.
Ma da cosa può derivare questa voglia di startup che magari in Italia è assente?
Sicuramente è l’atmosfera di competitività portata all’estremo, dove tutti sono stimolati a dare il massimo costantemente. Dove se sei giovane hai più chance di avere successo che non over 40.
Pensate che nel solo primo trimestre 2013, nella silicon valley sono stati investiti 2,8 miliardi di dollari dai vari Investitori su circa 350 startup. Sicuramente solo una decina di queste avrà successo. Le altre falliranno. Ma il successo di quelle poche startup non solo farà recuperare il capitale investito, ma lo raddoppierà. Nel 2012 infatti su 8 miliardi di dollari investiti, ne sono stati recuperati 16. Cioè per ogni dollaro investito in Silicon Valley, se ne hanno 2 di ritorno nel giro di 12 mesi.
Ma torniamo all’Italia. Affinchè i giovani scoprano il mondo delle startup è bene che si facciano coraggio da soli, perché sarà difficile trovare stimoli tra gli amici, a scuola, all’università, o negli ambienti lavorativi.
L’ambizione e la fortissima determinazione è l’arma migliore per il successo e per affrontare la sfida di una startup. Non importa se al primo tentativo andrà male. L’importante è riprovarci. Pensate che nel giro di soli 2 o 3 anni, qui in Silicon Valley sono nate aziende come Instagram, Whatsapp, Dropbox, Foursquare, Airbnb, che oggi valgono dagli 800 milioni ai 2 miliardi di dollari. Non è necessario puntare a questi livelli, c’e’ una marea di opportunità per migliaia di startup che vengono trascinate dal vortice delle big company. Le acquisizioni sono sempre all’ordine del giorno!
Qualcosa sta cambiando anche in Italia. Siate i pionieri! Fate startup.
[per altre info leggete il blog di Andrea Pili, interamente dedicato al mondo startup]
E voi cosa ne pensate?
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Andrea Pili (@anpili) imprenditore, esperto in startup building, business development. Esperienza nel booking online, mobile banking, mobile social network e geolocation service. All’età di 20 anni fonda il primo tour operator online Europeo, Sardegna.com, era il 1995. Ora CEO & Founder di Movigo Inc. a San Francisco, un rivoluzionario Social Network basato sulla location experience. E’ alla ricerca di giovani talenti da portare in Silicon Valley.
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