Vent’anni fa si credeva che oggi ci sarebbero state le automobili volanti.
Dieci anni fa si credeva che oggi avremmo camminato per strada tra cloni e androidi.
Ma il mondo in cui viviamo oggi è molto diverso, perlomeno da come ce lo saremmo aspettato. Infatti, non è cambiato nulla. Proprio oggi, giorno di nascita dell’erede al trono di Inghilterra, ci si ferma a celebrare (anche se in chiave moderna) i riti monarchici inglesi, vecchi di un migliaio di anni, in cui si festeggia l’arrivo di un nuovo erede. La città e la società però sono cambiate. Quello che segue è un mini racconto a puntate di Giulia Pozzi che ci racconta, in chiave futuristica, come la città può essere vissuta ogni giorno, con strumenti e servizi che in realtà sono già disponibili. – ventuno
di Giulia Pozzi
“George, vieni a fare colazione per favore? Sei in ritardo …”
“Jane, a volte sulla puntualità non so se sei peggio tu o il Sig. Spacely …”
A soli due mesi dalla promozione, la povera agenda di George Jetson era diventata ingestibile. Meeting e appuntamenti di lavoro, voluti e fissati dal suo titolare, il Sig. Cosmo G. Spacely, dovevano assolutamente incastrarsi con le attività di marito e buon padre di famiglia. Per fortuna lavorare nel settore aerospaziale era sempre stato il suo sogno fin da bambino e i ragazzi, Judy ed Elroy, non gli facevano pesare più di tante le assenze alle riunioni scolastiche, ai saggi di danza e alle partite di calcetto.
“Papà, questa sera c’è la premiazione della gara di scienze. Ti ricordi vero? Alle 7. Ci DEVI essere!”. “Si, Elroy”. “Io vado a prendere Jane alla scuola di danza, ci vediamo a scuola direttamente?”. “Si, Jane”. “Papà, hai visto la zampa di Astro? Non ti sembra gonfia? Dovremmo portarlo dal veterinario … “. “Si, Judy, sabato mattina”.
Neanche il tempo del caffè che lo Smartphone squillò. Era John, il collega, che passava a prenderlo. Il carpooling era diventata la routine. In azienda il Sig. Spacely aveva promosso un comportamento responsabilmente green da parte di tutti. Grazie alla sua amicizia con il Sindaco, il Sig. Spacely era riuscito anche a strappare delle convenzioni agevolate per l’utilizzo dei trasporti pubblici: pochi ricevevano il benefit della macchina aziendale, i più avevano a disposizione abbonamenti, rinnovabili mensilmente, per tram, metropolitana, treni, autobus, car & bike sharing direttamente a bordo mezzo o sul luogo del noleggio. George era solito sfruttare l’abbonamento della metro per andare in ufficio, tranne quando le riunioni non erano in sede, ma fuori città. “Perché quindi non approfittare del collega e lasciare la macchina a Jane?”, pensava George.
“Buon Giorno George!”. ”Buon Giorno John!”. “Sembra ci aspetti una giornata interessate oggi”. “Già. Prima meeting con i fornitori. Poi riunione con Spacely per quel nuovo progetto. A proposito: del budget si sa qualcosa? Comunque … Devo essere a scuola di Elroy per le 19:00, non posso mancare alla premiazione del contest di scienze”. “Ah quindi non vieni all’aperitivo?”. “Aperitivo??? Che aperitivo?”. “Quello per festeggiare Bob che si sposa, dai che lo sapevi, ti avevo mandato l’invito via mail”. “Si ok, può darsi, ma oggi non posso proprio”. “Ok, allora come torni? Io ci vado direttamente dopo l’ultimo meeting”. “Con i mezzi”. “Devi fare i biglietti”. ”Si, quello non è un problema”. Grazie a Judy, George tempo fa aveva scoperto l’utilità delle App. Qualcuno, e questo qualcuno George lo considerava estremamente brillante, pur non conoscendolo, aveva inventato la modalità per pagare e ricevere i biglietti direttamente sullo Smartphone, non solo per la singola tratta, ma per tutto il tragitto door-to-door, Judy gli aveva spiegato si diceva così, anche per mezzi differenti. Bastava inserire indirizzo di partenza e indirizzo di destinazione. From: Via Manzoni 25, Milano. To: Via Volta 2, Varese. E sullo schermo compariva: Tram 90 da fermata Via Manzoni 23 a fermata Milano Stazione, Treno Milano – Varese, Bus Linea “E” da fermata Via Torino 5 a fermata Via Volta 2. Totale: 12,50 Euro. Acquista? “Si, ok acquisto”. Grazie per aver utilizzato la nostra App. A breve riceverai SMS di conferma con i titoli di viaggio. “Aspetta ma, e i dati della carta di credito?”. “Be, George, non hai detto che quella App te l’ha fatta conoscere tua figlia?”. “Si, e allora?”. “E allora, i dati della TUA carta di credito, li avrà già inseriti lei …”. [continua con la seconda parte]
Come continuerà la giornata dei Pronipoti?
Rispondeteci in un commento e iscrivetevi alla nostra newsletter, così da poter ricevere i nuovi post di ventuno direttamente via email!
♦
Giulia Pozzi, ingegnere gestionale, si occupa di trasferimento tecnologico a imprese e persone, lavorando su smartcity e RFId, dopo aver passato un anno in consulenza come project manager. Sta conseguendo un dottorato di ricerca e si diletta, quando riesce, a fare la docente. Se di solito non ha problemi a scrivere degli altri, non chiedetele di scrivere due righe su stessa che entra in crisi.