Dopo settimane di attesa Google presenta finalmente il Nexus 5, I’incredibile telefono prodotto da LG con esperienza Android pura e aggiornato in esclusiva al nuovissimo KitKat 4.4. Chi lo conosceva lo ama già, ma riuscirà a convincere tutti gli altri di essere lo smartphone di riferimento? Federico Cortiana ci pensa per noi. – ventuno
di Federico Cortiana e Giuseppe Catalfamo
Di iPhone ce n’è uno soltanto. Di iPad oggi ce ne escono due nuovi.
Di Android ce ne sono tanti. A volte troppi.
Ma alcuni Android, i Nexus, sono i più Android di tutti.
Sono quelli fatti a immagine e somiglianza del loro creatore, Google, senza interferenze dei produttori o degli operatori telefonici.
Una volta l’anno Google sceglie un produttore di telefoni top di gamma. Seleziona uno dei suoi telefoni migliori e vi collabora per creare, reinventare, quello che sarà il telefono “signature”. Con prestazioni e possibilità tali da essere in grado di dirompere i limiti degli smartphone attuali, vi inserisce i suoi servizi più accattivanti (vedi Google Now) per creare un oggetto estremamente sinergico a un prezzo di ALMENO 200 euro inferiore rispetto a QUALSIASI altro telefono top di gamma.
Mentre per i meno avvezzi il termine Android viene usato come un sinonimo di Samsung, si crede che i dispositivi Nexus siano la vera Alternativa alla grande diffusione e appeal di Apple e dei suoi iPhone. La motivazione risiede nella personalizzazione che le case produttrici apportano puntualmente alla versione di Android “pura”. Sebbene alcune siano riuscite discretamente bene (vedi HTC), pesanti personalizzazioni rischiano di pregiudicarne le prestazioni, come è successo in passato quando i possessori di iPhone si fregiavano di avere lo smartphone “più veloce”.
Per tutti gli amanti del sistema operativo di Google da ieri sera è disponibile il nuovissimo Nexus 5. Disponibile a 349 € e 399 € rispettivamente nei formati da 16GB e 32GB, nei colori bianco o nero.
Ancora una volta Google ha deciso di far produrre i suoi Smartphone a LG, nonostante abbia acquisito Motorola Mobile nel 2011, come già aveva fatto per l’ottimo Nexus 4.
L’azienda di Mountain View lancia inoltre in contemporanea al suo nuovo device, che sarà il primo a montarla, l’ultima incarnazione di Android la 4.4 che grazie ad un accordo con Nestlè si chiamerà KitKat come la famosa barretta di cioccolato.
C’entra ma non c’entra
Per chi usa già i servizi di Google (per esempio GMail), il Nexus è un telefono con un ordine di grandezza di funzionalità in più. Nel passaggio da computer a telefono l’esperienza di utilizzo rimarrà praticamente invariata:
– cercate un indirizzo su Google Maps e la rispettiva App avrà già la ricerca come “suggerita”
– salvate un evento su Google Calendar e Google Now sul telefono vi consiglierà a che ora partire per arrivare in orario
– comprate un biglietto aereo o ferroviario, e Google Now, vi mostrerà la scorciatoia per il codice del biglietto, e la conferma mail senza doverla andare a cercare dentro l’inbox…
-…e lo stesso accade con le prenotazioni Hotel!
– Se fate foto con il telefono queste, se lo vorrete, mentre il telefono carica verrano salvate come backup dentro Google Plus (anche se non lo utilizzate, tranquilli). Perchè è interessante? Perchè Google vi permette di salvare un numero infinito di foto, che potrete andare a riprendere sul web non appena le vorrete scaricare. Niente cavetti da attaccare, niente schede di memoria, niente.
Le caratteristiche
– Processore quadcore a 2,3 GHz
– 2 GB di RAM
– Schermo da 4,95 pollici FullHD 445 pixel per pollice (iPhone 5S ne ha 326)
– Supporto a LTE, Bluetooth 4.0, Wi-Fi 802.11ac (dual band 2.4 e 5 GHz) e NFC
– Spazio di archiviazione di 16 o 32 GB
– Fotocamera primaria HDR+ da 8 MP con flash Led e possibilità di fare video a 1080p
– Fotocamera secondaria da 1,3MP
– Batteria da 2300 mAh
– Android 4.4 KitKat
– Dimensioni 137,87×69,17×8,59 mm (più sottile del Nexus 4)
– Peso di 130 grammi (più leggero del Nexus 4)
Analizziamole meglio in dettaglio:
SoC (processore)
Lo Snapdragon 800 comincia a essere equipaggiato su una vasta gamma di smartphone come il sony Xperia Z1 e l’ultima versione del Samsung Galaxy S4. Il sistema sembra fare faville come si può vedere in alcuni benchmark facilmente reperibili su Google, ad esempio rispetto al Nexus 4 il punteggio è praticamente raddoppiato.
Schermo
La risoluzione FullHD sta diventando uno standard negli smartphone di nuova generazione e il Nexus non fa eccezione. Lo schermo di ridotte dimensioni (rispetto ai top di gamma che partono da 5 pollici in su) non fa che enfatizzare la nitidezza data dall’alta risoluzione.
Inoltre lo schermo è protetto dal nuovo Corning Gorilla Glass 3 che promette di essere ancora più resistente a graffi e urti.
Connettività
Punto di forza del nuovo Nexus 5 è la connettività migliorata.
Per quanto riguarda la parte telefonica arriva a supportare le reti LTE che permettono di raggiungere velocità altissime sia in download che in upload ad esempio TIM offre un 100 Mbit in download e 50 in upload.
Il Bluetooth 4.0 permette di avere retrocompatibilità con le vecchie versioni oltre ad avere un incremento di velocità e di sicurezza.
Sono supportate tutte le standard di Wi-Fi al momento disponibili sia sulla banda 2.4 GHz sia su quella da 5 GHz. L’introduzione della nuovo standard ac permette di avere sicuramente molta più velocità (circa 3 volte rispetto allo standard n) inoltre grazie al beamforming (tecnica che permette di indirizzare il segnale in un’area specifica) promette di avere una degradazione del segnale molto minore.
Batteria
L’unica possibile nota dolente del device. La batteria da 2300 mAh, sebbene migliorata rispetto al Nexus 4, potrebbe per qualcuno essere insufficiente tanto è vero che la maggior parte degli altri smartphone con caratteristiche simili (a partire dal G2 della stessa LG) monta delle batterie da 3000 mAh. Purtroppo la batteria non è rimovibile quindi non sarà possibile sostituirla con una di maggiore capienza.
Sistema Operativo
Il nuovo Android 4.4 è stato pensato per essere più leggero e veloce con una migliore gestione della memoria RAM. L’idea alla base di KitKat è quella di ridurre la frammentazione di Android e poter funzionare anche su dispositivi più datati, tant’è che dovrebbe risultare fluido e veloce addirittura su vecchi device con solo 512 MB di RAM. Tra le altre cose supporta inoltre nuovi sensori come il contapassi e il vettore geomagnetico di rotazione.
Conclusioni
Ottimo device da LG come d’altronde è il Nexus 4: grande potenza e tutte le funzionalità dei top di gamma a un prezzo contenuto. Sebbene per le case produttrici preferiscano apportare personalizzazioni all’interfaccia, per molti utenti sta diventando importante avere l’interfaccia di base di Android, reattiva e leggera, e avere la possibilità di avere tutti gli aggiornamenti del sistema operativo il più presto possibile. Tutto questo è possibile con il Nexus 5, dispositivo contornato da un hardware all’altezza delle aspettative. Davvero poche le mancanze: il trasmettitore a infrarossi, presente sul Samsung S4 e sull’HTC One che permette di trasformare il cellulare in un telecomando per TV e HI-Fi, e la radio FM, scelta però condivisa da molti produttori. L’unica scelta che per molti può risultare infelice è quella della batteria e sembra dettata da ragioni di marketing: il G2 di LG ha caratteristiche molto simili (tranne lo schermo da 5,2 pollici e Android 4.2.2) ma una batteria da 3000 mAh ma commercializzato a un prezzo molto più alto, si spera che la maggior ottimizzazione del nuovo sistema operativo aiuti a prolungare la durata della batteria.
Noi non l’abbiamo ancora provato di persona (ma lo faremo MOLTO presto), ma c’è già qualcuno (VIDEO) che ha condiviso le prime impressioni dopo la presentazione.
E voi lo comprerete? (qualcuno qui a ventuno l’ha già acquistato…)
Angolo Apple
Non vi piace Android? Da oggi sono in vendita due nuovi iPad e qui trovate i consigli per utilizzare al meglio il loro sistema operativo.
Altrimenti, se utilizzate un Mac, sapete già tutto di Mavericks?
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Federico Cortiana
Giuseppe Catalfamo (@Joe_Catalfamo) si interessa di trasferimento tecnologico verso imprese e persone. Solitamente si occupa di RFId, mobile, internet e startup mentre il resto del tempo è passato a studiare tutto quello che è “cutting edge”. Docente di arti oscure in Università, sta conseguendo un dottorato. Anche se ingegnere gestionale, gode a parlare di algoritmi e roba simile.