Trovare l’anima gemella: ha senso “provarci” sul web?

Il fenomeno dell’online dating appare e scompare ciclicamente. Spesso criticato aspramente, sembra però essere colmo di alternative e un paio di esempi sembrano anche avere successo. Incuriositi e anche un po’ scettici nei confronti di questo fenomeno, abbiamo “convinto” la nostra Giulia Pozzi a provare un sito di online dating e raccontarci la sua esperienza. – ventuno

di Giulia Pozzi

Per circa due settimane mi sono trasformata in Rebecca Wells, ragazza italiana di padre inglese, 23 anni, iscritta alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Milano. Rebecca è solare, carina e soprattutto single. Rebecca ha alle spalle una storia complicata e troppi amici di amiche che le sono stati presentati, che non hanno però mai passato il test di selezione e avuto la promozione da amico a fidanzato, al massimo hanno retto si e no qualche appuntamento. Nonostante sappia benissimo che il Principe Azzurro, in realtà, non esista, Rebecca, come ogni ragazza, ne è comunque in continua ricerca.

L’idea di scrivere questo articolo e di creare un alias che potesse esserne il protagonista nasce dalla curiosità che mi ha suscitato una pubblicità comparsa sulla mia homepage di Facebook.  Un’icona abbastanza singolare, la sagoma di una ragazza che riempiva il carrello della spesa con un ragazzo, ha attratto la mia attenzione.  Sostanzialmente, la mia bacheca di Facebook mi invitava a iscrivermi a questo nuovo social network.

www.adottaunragazzo.it è un sito di incontri online dove letteralmente le ragazze fanno shopping di uomini. E quando dico fare shopping, voglio dire cercare il prodotto, controllare le opzioni, metterlo nel carello e acquistarlo. L’idea è ovviamente discutibile, lo ammetto, ma sembra attrarre un numero sconvolgente di persone. Adotta un ragazzo è la versione italiana di www.adopteunmec.com , sito francese che, nato 4 anni fa, che conta 5,7 milioni di membri (quasi il 10% della popolazione francese sembra avere un profilo sul sito) e un giro d’affare riferibile al solo 2012 di 15 milioni.

A prima vista, la homepage di Adotta un Ragazzo si presenta cosi:

home

 
Oltre ad invitarti ad iscriverti, in vetrina, passatemi la similitudine, ci sono le occasioni. E a questo punto sta alle clienti scegliere … il prodotto … secondo il proprio gusto.

Al momento dell’iscrizione viene più o meno chiesto di tutto, informazioni personali, gusti e caratteristiche della persona ricercata. Una volta registrata, i ragazzi possono vedere il tuo profilo, ma non sono autorizzati a parlarti. L’unica cosa consentita è la manifestazione di interesse: Rebecca in pochi minuti ha ricevuto una decina di incantesimi. Si dice così, è il gergo locale. È la cliente che, se vuole, decide di voler interagire con te. Solo dopo essere stati accettati, i ragazzi possono inviare le parole dolci, ovvero aprire la chat.  “Buongiorno Corsetta, piacere di conoscerti, sono Matteo, sei veramente carina.” Mi scrive Matteo, di Milano, 31 anni. Ah Corsetta è il mio soprannome, o meglio il soprannome di Rebecca, le piace correre.  Una volta entrata nel profilo di Matteo, scopro che è in cerca di una relazione a tempo determinato, si definisce avventuriero, sportivo e montanaro e che, dopo l’ordine, il prodotto mi sarà consegnato con un gatto, un tamburello e con il libretto di istruzioni. Matteo, scusa, sarai anche carino dalla foto, ma con il libretto di istruzioni proprio no! Rebecca ne ha fin sopra la testa di cose che non capisce, quindi teniamola semplice.

profilo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lanciare una ricerca è piuttosto semplice, basta solo avere le idee chiare: vuoi un ragazzo con i capelli rossi? Basta chiedere. Le relazioni a distanza non fanno per te? Imposti tu il raggio dei km. Vuoi un geek? Bè adesso vanno pure di moda. Vi dirò la verità, non è che se ne abbia poi tanto bisogno di lanciare la ricerca, ti contattano in massa e se li autorizzi ti scrivono pure e si offendo se non rispondi. Al che pensi “ma non hai niente da fare?”.

Nel corso dell’esperimento, Rebecca ha ricevuto un incantesimo da Alain Delon. Non proprio Alain Delon, ma un certo Francesco, 27 anni di Milano, che si nasconde sotto falso profilo. La domanda sorge spontanea “Ciao, perché quella foto?”.” Ma, guarda sono in ufficio, non vorrei mai che si sapesse in giro …” Allora evita scusa, perché lo fai? Sarai timido, concesso, magari non particolarmente brillante, ma perché mentire? Ok, anche io sono in incognito come Rebecca Wells, ma almeno la foto è vera.

Bhò.  Un mio amico psicologo, che ho intervistato apposta per l’esperimento, dice che interagire in chat è più facile: la foto del profilo, magari appositamente ritoccata con photoshop, ti fa da schermo a qualsiasi eventuale minaccia. In chat, sui social network, la gente è quello che vorrebbe essere, ma che in realtà non è. In chat è facile innamorarsi e sentirsi appagati, anche solo con una relazione virtuale.

Alla fine dell’esperimento il carello di Rebecca contiene sei prodotti: Giacomo, Paolo, Marco, Patrizio, Luca e Stefano. E sono pure tutti prenotati a calendario: Giacomo per venerdì ora aperitivo, Marco sabato al cinema, ecc … Come dirgli che non ci andrò mai?

Altra cosa interessante del sito è che più autorizzi ragazzi a parlarti, più chatti, più fai acquisti, la tua popolarità all’interno del social network cresce. Dopo due settimane di profilo attivo, Rebecca ha un totale di 8.365 punti e un tasso di popolarità del 56%. Questo si traduce semplicemente in più visibilità del profilo e di conseguenza in più incantesimi, in più parole magiche, in più visite …

Pro e Contro?

La cosa positiva di questo social network: ti riempiono di complimenti. E si sa, a una ragazza fa sempre piacere!

La cosa negativa di questo social network: non è bello trattare i ragazzi come un prodotto, se questo sito funzionasse al contrario, noi donne non ne saremo per niente contente.

Il fenomeno dell’online dating non è nuovo, ma quello che colpisce è che è un mercato sempre in crescita con un giro d’affari da capogiro.  Un recente studio di Republica.it stima che un italiano su quattro frequenti siti di incontri on-line e che la fascia più presente su questi siti sia quella dei cinquantenni. Basta cercare su google il termine “online dating” per accorgersi della vastità del fenomeno. Pubblicità, articoli, recensioni ed annunci compaiono con un semplice click. Qualcuno prova pure a stilarne una top 10. Indagando scopri anche che ce ne sono proprio per tutti i gusti, non viene tralasciato l’orientamento sessuale, l’età, la religione, niente! Da www.onlinedatingsites.net eccovi la classifica: Match.com, eHarmony, AdultFriendFinder.com, Zoosk, Chemistry.com, ChristianMingle.com, SeniorPeopleMeet.com, perfectmatch.com, date.com e matchmaker.

Lo studio di Repubblica.it conclude affermando che chi ricorre alla ricerca on-line del partner meno si impegna a costruire una relazione duratura. Il risultato prevedibile: un aumento dei divorzi. Speriamo che non sia così.

Ah per la cronaca, dopo questo articolo Rebecca ha chiuso il suo profilo!

Come vi sembra l’esperienza di Rebecca?
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Giulia Pozzi, ingegnere gestionale, si occupa di trasferimento tecnologico a imprese e persone, lavorando su smartcity e RFId, dopo aver passato un anno in consulenza come project manager. Sta conseguendo un dottorato di ricerca e si diletta, quando riesce, a fare la docente. Se di solito non ha problemi a scrivere degli altri, non chiedetele di scrivere due righe su stessa che entra in crisi.

3 pensieri su “Trovare l’anima gemella: ha senso “provarci” sul web?

  1. Ciao, carino l’articolo. Scrivo solo per raccontare la mia esperienza: in chat ho incontrato l’uomo della mia vita, ci siamo inamorati durante i nostri appuntamenti virtuali, poi ci siamo incontrati di persona, ci siamo piaciuti. Pochi giorni fa abbiamo festeggiato il primo anniversario di matrimonio.
    A noi è andata bene! Magari non è sempre così…

  2. Cara Giulia,
    ho letto il tuo post con piacere e ti dirò che non tutto corrisponde a quello che succede veramente sul sito o su questi siti in genere. In particolar modo mi riferisco a quello che ti ha detto il tuo amico psicologo … Ritoccare le foto nel profilo, innamorarsi via chat non credo sia la regola, anzi … Io sono uscito con diverse ragazze tramite questi siti e con qualcuna di queste è nata un’amicizia e con altre una storia. Insomma è un gioco con mille variabili che porta a qualcosa solo se giochi le tue carte con sincerità. Potrei inventarmi che sono ricco, famoso, bello e irraggiungibile … si, ma poi e soprattutto perchè?!
    Provalo con un tuo profilo, magari con foto vere (senza ritocchi) e vedi cosa succede.

    Ciao.

    • Ciao,
      Grazie per aver letto il mio articolo e avermi fatta partecipe della tua esperienza. Quando ho pensato di scrivere questo testo, l’idea era solo quella di “provare” il social network. Non volevo ne trovare nuove amicizie, ne tanto meno l’anima gemella e di conseguenza mi sono nascosta sotto lo pseudonimo di Rebecca Wells. Rebecca non è poi così diversa da me: le foto del profilo sono le mie, senza nessun ritocco! 🙂 Sono convinta che se avessi aperto il profilo con lo scopo di fare nuove conoscenze, la mia esperienza sarebbe molto probabilmente stata simile alla tua. Di occasioni questi siti ne offrono, bisogna solo saperle cogliere. Ti dirò la verità: preferisco fare incontri nel mondo reale e non via web, dove i pregi e i difetti di una persona si conoscono poco per volta e non grazie ad una scheda-profilo che te li racconta.
      Giulia

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