Samsung è tra i produttori leader dell’elettronica di consumo. Con una presentazione un po’ goffa ma sicuramente costosa ha presentato tre nuovi prodotti che puntano, oltre alle vendite, ad affermare il proprio ruolo di colosso di fronte ai suoi concorrenti. Marco Bellea ci racconta cosa possiamo aspettarci sulle vetrine dei negozi nei prossimi mesi. – ventuno
di Marco Bellea
Si è da poco concluso l’IFA 2013 di Berlino nel quale si è potuto assistere al Galaxy Unpacked 2013 part 2 di Samsung, un evento nel quale la casa coreana ha presentato tre nuovi device: Galaxy Gear, Galaxy Note 3 e Galaxy Note 10.1 2014 Edition.
Partiamo da quella che è stata la vera novità di questo evento, ossia il primo smart watch marcato Samsung, il Galaxy Gear. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, questo presenta un display Super AMOLED da 1,63 pollici con una risoluzione di 320×320 pixel, una CPU a 800 MHz, 512 Mb di RAM, una memoria interna di 4 Gb (senza possibilità di espansione), una fotocamera da 1,9 megapixel integrata nel cinturino che sarà in grado scattare foto e registrare video in HD a 720p (per un massimo di 10 secondi), microfono e sensori come accelerometro e giroscopio, il tutto condensato in un design semplice e curato delle dimensioni di un classico orologio (36,8 x 56,6 x 11,1 mm) per un peso di 73,8g e alimentato da una batteria da 315mAh che dovrebbe durare all’incirca un giorno. Il dispositivo presenta un solo pulsante fisico che serve per risvegliarlo e mostrarci la schermata con l’ora (è pur sempre un orologio..) e altre informazioni, come ad esempio le condizioni meteo, per la quale si potrà scegliere fra diverse modalità di visualizzazione.
Il Galaxy Gear può sfruttare le sue funzionalità solo se collegato tramite Bluetooth ad uno smartphone o tablet Samsung di ultima generazione (saranno abilitati solo i device di fascia alta dal Galaxy S3 in poi). Infatti consentirà di visualizzare i contatti del dispositivo collegato, rispondere e effettuare chiamate semplicemente alzando il polso all’altezza dell’orecchio (per quanto questo possa essere comodo), ricevere le notifiche del device sullo smart watch, il che, in alcuni casi, come per gli sms, consentirà di poter visualizzare per intero il messaggio, mentre in altri casi, come per le e-mail, serviranno solo ad avvisare l’utente che dovrà comunque andare a controllare il suo smartphone per vedere effettivamente il dettaglio della notifica (il che fa sorgere diversi dubbi riguardo l’utilità di questa funzione..) . Il Galaxy Gear consentirà, inoltre di registrare delle memo vocali e di utilizzare S-Voice per dire di chiamare un contatto, dettare un messaggio, fare una ricerca e utilizzare altre funzioni che potrebbero (forse) essere utili nel caso si abbiano le mani occupate. Samsung ha promesso che saranno anche disponibili circa 80 applicazioni in grado di funzionare con questo dispositivo come Evernote, eBay, la chat di Line e alcune per il fitness.
L’impressione che si ha di questo smart watch è di un dispositivo sicuramente interessante e che probabilmente aprirà le porte ad un crescente interesse, anche da parte di altre case verso questo genere di device, ma del quale ora si fatica a trovare una vera utilità, anche e soprattutto per la sua pressoché totale dipendenza da un altro dispositivo. Sarebbe sicuramente più interessante se si arrivasse ad avere un orologio che ti permetta di fare a meno (almeno per alcune funzionalità) di smartphone o altro.
Passiamo ora a vedere le novità del nuovo phablet top di gamma presentato da Samsung, il Galaxy Note III. Da un punto di vista hardware i miglioramenti rispetto al “vecchio” Note II sono notevoli, a partire dallo schermo, un Super AMOLED da 5,7 pollici con una risoluzione FullHD 1920×1080 pixel che consente una desità di pixel di 386ppi, lo storage interno sarà disponibile in tagli da 32gb o 64gb supportando anche memorie microSD esterne fino a 64gb, la fotocamera posteriore presenta ora un sensore da 13 megapixel in grado di registrare video in 4K (risoluzione ultra HD, più del doppio di un fullHD), mentre quella frontale è da 2 MP. Il cuore del Note III cambia a seconda che si scelga la versione con o senza LTE, infatti dispone di un processore Exynos 5420 octa-core da 1,9GHz per la versione senza LTE, e invece dello Snapdragon 800 quad-core da 2,3GHz per l’altra, entrambi ottimi processori e che consentiranno una potenza di calcolo in grado di soddisfare qualsiasi esigenza e di assicurare una reattività e fluidità eccellenti (ovviamente a patto che Samsung abbia ottimizzato il tutto al meglio). La RAM è stata portata a ben 3gb per migliorare l’esperienza di Multi-Tasking, la batteria è ora da 3200mAh, presenta una connettività ottima con bluetooth 4.0, NFC, supporto a GSM/GPRS/EDGE, HSPA+, LTE Advanced e dispone anche di una porta micro USB con standard 3.0. Esteriormente il design è molto curato, frontalmente differisce poco dal suo predecessore ma il retro rivela una sorpresa, infatti la cover posteriore non è più in plastica ma in simil-pelle che gli concede un feeling sicuramente migliorato e di più alto livello. Le dimensioni sono simili a quelle del Note II (151,1 x 79,2 x 8,3 mm) e pesa 168g. Per quanto riguarda il sistema operativo, avrà Android 4.3 Jelly Bean (ovviamente corredato dalle pesanti personalizzazioni della Touch Wiz di Samsung). Samsung ha introdotto anche alcune notivà software, per la maggior parte strettamente collegate alla celebre S-Pen che ha subito anch’essa un’operazione di restyling. Prima di tutto l’Air Command che consentirà, avvicinando il pennino allo schermo e premendo il suo tastino, di visualizzare un menu a torta dal quale è possibile accedere ad alcune funzioni speciali:
- Action Memo: consente di scrivere velocemente delle note e di interagire immediatamente con quello che abbiamo scritto, ad esempio sarà possibile chiamare un numero di telefono;
- ScrapBook: tramite questa funzione potremo, con la S-Pen cerchiare il contenuto che ci interessa, ad esempio in una pagina internet, e questo verrà salvato in una sorta di album dal quale si potrà anche risalire alla pagina originale;
- Pen Windows: consente, disegnando un rettangolo col pennino sullo schermo, di aprire una finestra per accedere velocemente ad alcune applicazioni come calcolatrice, telefono, browser Internet e altre;
- Screen Write: permette di catturare uno screenshot e di modificarlo immediatamente;
- S-Finder: Grazie a questo possiamo effettuare delle ricerche relative a qualsiasi cosa, sia all’interno del dispositivo che in internet.
È inoltre presente Multi Vision, un evoluzione del Group Play presente su Galaxy S4 che consente di affiancare fino a tre Note III e utilizzarli come se fossero un unico schermo sul quale visualizzare contenuti video.
Il Galaxy Note III è sicuramente un ottimo dispositivo, con delle caratteristiche hardware di altissimo livello, la cover posteriore in simil-pelle che gli dona un look più elegante e svariate personalizzazioni software forniscono un’esperienza completa all’utente, anche se rischiano però di diventare esagerate e di confondere, oltre al fatto che occupano uno spazio di archiviazione sconsiderato, infatti dei 32 gb della versione “base” ne risultano liberi solamente 17! E dei 3gb di RAM sono realmente utilizzabili solo 2,10gb. Viene da chiedersi inoltre se abbiano davvero un’utilità che vada oltre il creare stupore alcune funzionalità, come la registrazione di video in 4k, vista la ancora scarsissima diffusione di schermi con quella risoluzione e l’enorme quantità di memoria che richiedono i video realizzati in quel formato. In ogni caso è indubbiamente uno dei migliori dispositivi (probabilmente il migliore della sua categoria) esistenti al mondo, per adesso non ci sono ancora notizie riguardo il prezzo di vendita anche se si immagina essere attorno ai 699€.
Infine andiamo a vedere l’ultima novità di Samsung che è stata presentata in questo evento, il Galaxy Note 10.1 2014 Edition, ossia la nuova versione del tablet da 10 pollici appartenente alla famiglia Note presentato circa un anno fa. Se il nome è rimasto praticamente lo stesso, il resto è cambiato radicalmente, almeno per quanto riguarda l’hardware. Infatti lo schermo da 1280 x 800 pixel del vecchio Note 10.1 (che era un po’ la sua nota dolente) è stato sostituito da un eccezionale display Super Clear LCD da 2560 x 1600 pixel che è lo stesso montato sul Nexus 10. Il design nel complesso è stato rivisto e reso simile a quello degli ultimi Galaxy Tab con il tasto fisico centrale e i tasti soft-touch, e il retro è di finta pelle riprendendo lo stile nel Note III. Il tablet è stato alleggerito e reso più sottile ed è ora corredato da una fotocamera posteriore da 8 MP capace di registrare video in FullHD e da una anteriore da 2MP. I processori disponibili sono gli stessi del Note III: Exynos 5420 octa-core da 1,9GHz per la versione wi-fi e wi-fi + 3G e lo Snapdragon 800 quad-core da 2,3GHz per quella wi-fi + LTE. Lo spazio di archiviazione disponibile è da 16/32/64gb e ha una batteria da 8500mAh che promette 30 ore di autonomia lavorativa. Dal Note III ha ereditato anche i 3gb di RAM e Android 4.3 Jelly Bean con Touch Wiz e tutte le funzionalità evolute dell’interfaccia relative all’uso della S-Pen.
Le revisioni dell’hardware dovrebbero risolvere quelli che erano i problemi della precedente versione di questo tablet, come gli impuntamenti troppo frequenti, che si spera saranno eliminati grazie ai nuovi potenti processori, e la scarsa qualità dello schermo, aspetto sicuramente migliorato grazie al nuovo display. Inoltre dispone di tutte le personalizzazioni software del Note III che su uno schermo da 10 pollici potrebbero riscontrare anche una maggiore utilità, come la funzione Multi Window che ora consente anche di aprire due finestre relative alla stessa applicazione e trascinare elementi da una finestra all’altra. Il Galaxy Note 10.1 2014 Edition ha tutte le carte in regola per entrare prepotentemente nel mercato dei tablet da 10 pollici e magari risollevare le sorti di Android in questo settore, visto che per ora è dominato dall’iPad di Apple, soprattutto se il prezzo di vendita sarà accessibile.
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Marco Bellea è uno studente del corso di Laurea Magistrale di Ingegneria Gestionale presso la LIUC – Università Carlo Cattaneo di Castellanza. Oltre ad essere un appassionato di film e serie TV, ama profondamente la musica Rock e tutto ciò che concerne la tecnologia, in particolare il mondo del mobile e dell’informatica. Questi interessi lo hanno portato anche a programmare applicazioni per Android e iOS per diletto e per lavoro.
Il galaxy gear è compatibile con il note 10.1 del 2013 ?
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Bella recensione!!!
Grazie!