Kindle, eBook e altre parole “strane” sono entrate nel vocabolario di tanti. Tuttavia, molti dei lettori più appassionati non riescono, romanticamente, a staccarsi dal libro cartaceo. Giulia Pozzi ci racconta perchè sia il caso di fare almeno un tentativo. – ventuno
di Giulia Pozzi
“Fui sorpreso, come emergemmo nel luogo in cui non avremmo dovuto entrare, di trovarmi in una sala a sette lati [..] in cui regnava,
come nel resto di tutto il piano, un forte odore di stantio o di muffa.
Nulla di terrificante.
[..] Lungo le pareti chiuse si addossavano enormi armadi carichi di libri disposti con regolarità.
[..] In mezzo alla stanza un tavolo, anch’esso ripieno di libri.
Su tutti i volumi un velo abbastanza leggero di polvere …”
U. Eco, Il Nome della Rosa, Secondo Giorno, Notte
Chiudete gli occhi. Dopo aver letto queste poche righe non è difficile lasciarci trasportare dalla descrizione del giovane Adso da Melk, protagonista del romanzo. Avvicinatevi allo scaffale. Timidamente prendete un libro. Apritelo e incominciate a sfogliare. Piano. State attenti alle pagine, quelle che il tempo ha ingiallito e fate tesoro dell’attimo in cui siete venuti a contatto con le sue storie, non semplicemente quella narrata, ma anche di tutte quelle che il libro porta con se: la rilegatura, la copertina, le miniature elaborate a mano dagli amanuensi e le vicende di tutte quelle mani che prima di voi hanno raccolto il libro dallo scaffale, condividendo quindi un pezzo della vostra storia.
Chiudete di nuovo gli occhi. Adesso siete in una stanza bianca, vuota e asettica. In mezzo, appoggiato sul tavolo, un computer che vi invita a digitare titolo e autore del testo che state cercando. All’uscita, una macchina vi consegna un tablet in cui trovate memorizzato il vostro libro in formato elettronico.
Tra i due opposti, forse la giusta via sta nel mezzo. Ne è esempio la biblioteca di Cologno Monzese che ha acquistato, nel Settembre 2010, nell’ambito del progetto Books eBooks, con il sostegno di Regione Lombardia, 35 device e li ha dati in prestito agli utenti per un periodo iniziale di 10 giorni, copiando sui supporti una piccola biblioteca digitale composta da testi fuori diritti e da alcuni acquistati eBook comprati sul mercato . Nell’iniziativa sperimentale di Cologno l’eBook rappresenta un servizio, non solo un gadget per sollecitare gli utenti. La biblioteca di Cologno è pienamente convinta di creare un pubblico di lettori interessati all’eBook per spingere l’editoria italiana a dare ai lettori qualcosa da leggere su questi device.
Ma che cos’è l’eBook? E siamo veramente sicuri di trovarci alla fine della vita del libro o la sua nuova forma può dare nuova vita alla lettura?
In breve l’eBook non è nient’altro che un libro in formato elettronico che per essere letto ha bisogno di un eBook reader, quale tra gli altri il famoso Kindle, lanciato da Amazon nel 2007 e a cui dobbiamo la reale diffusione. La vendita di eBook e eBook reader ha talmente assunto rilevanza che dal Febbraio 2012 l’ISTAT li annovera entrambi tra i 1398 prodotti del paniere dei prezzi al consumo nell’ambito della divisione Ricreazione Spettacoli e Cultura . Mentre dal 2011 al 2012 si riduce la produzione, in termini di titoli pubblicati e immessi nel mercato, del 9,1% passando da 29.900 a 27.000 titoli, il mercato degli eBook, calcolato in termini di titoli in italiano disponibili, cresce da dicembre 2011 a giugno 2012 del 59%, con 31.615 titoli disponibili in 43.427 manifestazioni, ossia i diversi formati elettronici in cui i libri sono reperibili. Crescono anche le vendite degli eBook, arrivando a fine 2011 ai 12,6 milioni di fatturato (+740% sul 2010) . Leggiamo quindi di più grazie agli eBook.
Ma quale è il vantaggio?
Per i lettori il minor costo del libro in formato elettronico, unico vero driver del cambiamento delle nostre abitudini di lettura. Influiscono anche la maggiore diffusione, basta una connessione ad internet per poter acquistare un nuovo libro, e la possibilità di toccare con i mano i dispositivi di lettura, esperienza che concretizza l’acquisto . I vantaggi esistono anche per biblioteche ed editori, le prime riducendo i costi di catalogazione, di circolazione e di stoccaggio dei libri, i secondi riducono i costi di stampa e di distribuzione, accorciando il tempo che intercorre tra la scrittura da parte dell’autore e la lettura da parte del lettore¹.
È quindi ipotizzabile che, considerati i trend di crescita, eBook e eBook reader si imporranno nel mercato editoriale fino a diventare il nuovo formato standard di lettura.
E per gli irriducibili nostalgici e amanti delle pagine ingiallite dal tempo?
Non vi preoccupate: gli eBook spesso non sono retroilluminati e la dipendenza da una fonte di luce esterna è forte. Potrete sempre leggere i vostri libri preferiti sotto le coperte prima di addormentarvi aiutati dalla lampada sul comodino.
E voi quali preferite: libri cartacei o elettronici?
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Giulia Pozzi, ingegnere gestionale, si occupa di trasferimento tecnologico a imprese e persone, lavorando su smartcity e RFId, dopo aver passato un anno in consulenza come project manager. Sta conseguendo un dottorato di ricerca e si diletta, quando riesce, a fare la docente. Se di solito non ha problemi a scrivere degli altri, non chiedetele di scrivere due righe su stessa che entra in crisi.
ho letto su Focus di Maggio che ci sono vari formati di ebook a seconda di cosa si usa se kindle o tablet… cosa conviene scegliere?
Caro Lettore,
Grazie per la sua partecipazione.
Personalmente ritengo che il miglior formato di ebook …. rimanga quello cartaceo. Io faccio parte di quella categoria di inguaribili romantici per la quale un libro va sfogliato, sottolineato, portato nella borsa nonostante il peso e conservato riposto nella libreria di casa nonostante il poco spazio e la polvere, come parte di un privato patrimonio culturale nel quale rifugiarsi quando ne si ha più necessità. È ovvio che il maneggiare un ebook reader sia più pratico e più economico, ne sono pianamente convinta anch’io, ma sarà concorde con me nel dire che il tutto è molto meno poetico e romantico.
Per rispondere seriamente alla sua domanda invece, da esperienze personali mie e di conoscenti/colleghi, possiamo dirle che un Kindle è solitamente compatibile con la maggior parte dei formati sopra citati. I lettori Kindle permettono ormai di comprare online libri dagli store di Amazon, dove ad oggi la scelta è assai più vasta di quella di Apple, e di caricare personalmente testi in formato pdf e/o mobi. Il Kindle Paperwhite è utile nel caso in cui si cerchi uno schermo che non appesantisca la vista. Esistono inoltre programmi gratuiti come Calibre (http://calibre-ebook.com/) che, in caso di manifesta incompatibilità del libro elettronico con il proprio lettore, permettono di convertire il formato a piacimento.
Spero che la risposta sia stata esaustiva.
Saluti.
Giulia