Creatività tridimensionale. Tra maker e design

C’è un punto di unione tra tradizione e futuro. Tra nicchia e riviste patinate. Tra autoproduzione e avanguardia. Tra calli, mani sporche di segatura e smanettoni del web.

Questo punto coincide con l’incontro tra alcune persone che si sono trovate e hanno dato origine ad un progetto comune. C’è Marcello per esempio, che insieme alla sua socia Patrizia, si sono incontrati e hanno dato origine a Tecnificio. Un’azienda giovane con le idee molto chiare sull’identità e la strada che vogliono assegnare alla propria professionalità.

Tecnificio è nato durante la mostra Analogico Digitale, curata da Stefano Maffei e Stefano Micelli, che voleva appunto essere un luogo di incontro e di crescita tra artigianato e design, in cui Tecnificio svolgeva il ruolo di maker facility, mediava cioè tra nuove tecnologie / designer e artigiani. Sono stati creati sette oggetti, con una base “artigianale” (cuoio, marmo, legno…) ed una parte più “moderna” con tecniche come il taglio laser e la stampa 3D.

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Il Punto Sviluppo Sostenibile e il valore delle cose

Durante la mia chiacchierata con Manuela è venuta fuori spesso la parola IDEA. Che cos’è un’idea? Qualcosa per cui spesso siamo disposti a pagare più o meno del suo valore un oggetto, per esempio. L’idea di acquistare cibo biologico o cosmetici etici è qualcosa – un’idea – per cui vale la pena giustificare un sovrapprezzo. Un oggetto di design come una sedia di plastica nata dall’idea di un noto designer, acquisisce un valore aggiunto notevole, sebbene il suo valore effettivo sia infinitamente più basso.

Nel mondo del riuso e del riciclo creativo invece, troppo spesso l’IDEA crea confusione e distoglie l’attenzione da ciò che conta davvero. Si fatica insomma, a svincolarsi dal concetto che se ciò che ho di fronte è stato ottenuto da degli scarti, per quanto possa apprezzarne l’originalità e il senso, comunque gli attribuirò poco valore rispetto ad un oggetto fatto e finito (sebbene prodotto in serie e su vasta scala, magari), ma nuovo al 100%.

Siamo troppo abituati a vedere, ahimé, oggetti bruttini ma molto simpatici ottenuti con fondi di bottiglia di plastica, camere d’aria di biciclette e rotoli di carta igienica che apprezziamo per l’IDEA, ma non certo per il loro aspetto e il loro valore reale. Per cui non siamo disposti (o abituati) a dare il giusto prezzo.

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Una giornata particolare

chiostro voltorre re mida giacomo ascoliUna giornata particolare, intensa, emozionante. E’ quella vissuta domenica scorsa dagli educatori del centro Re Mida e dai piccoli del Day Hospital oncoematologico “Giacomo Ascoli”. Perché al Chiostro? Perché qui, nella splendida cornice offerta dalla storica costruzione di Voltorre da mesi vengono fatti rinascere oggetti altrimenti da buttare. Continua a leggere

Cortisonici Ragazzi al laboratorio Remida del Chiostro

chiostro cortisoniciUn’anteprima dedicata ai bambini ed al cinema d’animazione quella che il festival proporrà sabato 16 marzo presso il centro Re Mida di GavirateChiostro di Voltorre. Raffaella Traniello, insegnante esperta di laboratori realizzati con bambini sul cinema d’animazione, terrà in mattinata un workshop a numero chiuso per insegnanti ed il pomeriggio laboratori per bambini e ragazzi. A chiudere il pomeriggio una selezione di cortometraggi di animazione dalle edizioni precedenti del festival Cortisonici.  Continua a leggere

Le festività natalizie all’insegna del riuso: a ReMida i rifiuti diventano doni

riuso creativoDoni realizzati con prodotti industriali riciclati. Una befana che viene vestita con “stracci” che diventano abiti. E perfino un regalo per babbo Natale fatto con materiali di riuso. Ci siamo: le feste sono alla vigilia, e per grandi e piccini è giunto il momento di mettersi alla prova nelle stimolanti attività del centro Re Mida che rientra nel Piano Integrato Transfrontaliero per la lotta ai rifiuti. Continua a leggere