Bioprinting e stampanti 3D: quando gli organi si potranno “stampare”

La storia è colma di momenti in cui scienza e tecnologia permettono cambiamenti irreversibili nella qualità della vita e nel progresso della civiltà umana. La stampa 3D, dopo essere diventata il fenomeno manifatturiero e artigianale degli ultimi due anni, potrebbe segnare una conquista epocale nella medicina e contribuire a “stampare” tessuto cellulare. Se tutto ciò funzionasse, il genere umano potrebbe essere alle porte di una nuova era di progresso, paragonabile alla rivoluzione industriale, in cui si riscriverebbero i limiti di ciò che siamo in grado di fare. Elena Gammella ci spiega come questo sia realmente possibile e a che punto siamo arrivati. – ventuno

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